(Pierluigi Collina) |
L`avvento dell`auricolare deve essere visto come una cosa positiva o negativa? `Obiettivo dell`auricolare e` fornire un elemento in piu` all`arbitro. L`arbitro in questo modo puo` avere tre diversi punti di vista: gli assistenti e il quarto uomo. Confrontarsi in tempo reale puo` essere utile. Occorre farlo bene. Altre volte possono aver contribuito a fare confusione. In ogni caso ritengo sia un sistema molto utile`
Nel corso del Mondiale per Club sara` sperimentata la presenza di due assistenti nei pressi della porta: `E` una precisa volonta` del presidente della Uefa, Michel Platini, che l`ha proposta alla Fifa. Ci sara` un gruppo di persone che studiera` da vicino il progetto e una di quelle saro` io, insieme a due ex arbitri europei` ha annunciato il designatore. Per quanto riguarda il tentativo fatto con il pallone con sensori, il commento di Collina e` stato: `I microchip nel pallone sono stati provati in un Mondiale Under 17 in Peru`. Non ha avuto un gran risultato anche per mancanza di casi concreti. Forse bisogna lavorare su altre tecnologie, cosi` come importante il contributo umano` Naturalmente anche un arbitro super allenato non puo` arrivare dove la tecnologia puo` aiutare: `Dove c`e` la possibilita` di migliorare le prestazioni con allenamento, e` necessario farlo, ma ci sono cose oggettivamente impossibili da essere valutate. L`occhio umano deve essere usato per valutare meglio situazioni reali. Su altre cose l`occhio umano non puo` intervenire, specie in situazioni con pallone alto`.
Molti i temi specifici che sono stati discussi con Collina, tra i quali le trattenute in area di rigore: `L`obiettivo primario e` vederle le trattenute` - ha commentato Collina - L`arbitro non ha le `dedicate` (telecamere dedicate a seguire certe porzioni di campo o coppie di giocatori, n.d.r.). Il regista ha a disposizione sette o otto `dedicate`. L`arbitro non ce l`ha. Non puo` vedere come una telecamera. L`arbitro deve sapere come concentrare la sua attenzione e lo fa sapendo di calcio. conoscendo tattica e schemi e seguendo i movimenti. Se si tratta trattenuta e non magliette che si muovono, ma che non provocano conseguenze, allora e` giusto fischiare e dare fallo. L`arbitro deve essere molto attento e capace. Prima deve vedere. Non e` facile in area vedere, credetemi con sette, otto coppie di giocatori non e` possibile seguirle tutte. Ci si sofferma su una o due`.
Sul `famoso` fallo da dietro, la cui attenzione viene chiesta specialmente a ridosso di grandi eventi e poi sembra finire nel dimenticatoio: `Togliamo innanzitutto la parola `da dietro`. Il fallo e` punibile con espulsione quando mette a rischio incolumita`. Da dietro o di lato non conta. Quello che qualifica il fallo da espulsione e` che mette a rischio l`incolumita` fisica dell`avversario. A volte non e` facile vederlo dal campo a velocita` reale. Col tempo e` vero che si tende a `mollare` un po`, pero` vorrei dire che da noi le espusioni sono aumentate in maniera sensibile`. Altro tema: il fallo di mano intenzionale: `La parola chiave e` volontario. E` questo che qualifica l`episodio in ogni zona del campo. Quello che conta e` la volonta` di toccare la palla con la mano. Difficile fare processo alle intenzioni, ma per agevolare arbiro sono stati posti dei paletti, per cui certe cose sono punite a prescidene. Ad esempio, il giocatore che salta con braccia alzate, anche senza guardare la palla, verra` punito comunque se tocca il pallone con la mano. Poi il fallo non prevede sempre un provvedimento, ma se interrompe azione avversaria o quando impedisce all`avversario una chiara occasione da gol o come nel caso di Roma-Inter (`parata` di Giuly, n.d.r.) impedisce una rete. Ritengo comunque che certi casi punire con espulsione quando si da anche il rigore e` forse troppo, ne e` stato parlato con l`International Board, ma ha rigettato la proposta. Piu` giusto sarebbe il rigore e l`ammonizione`.
Un delle tante domande rivolte a Collina dagli ascoltatori, ha riguardato anche la possibilita` di dare accesso in serie A anche ad arbitri piu` giovani: `Mai come quest`anno, quello degli arbitri e` un gruppo giovane con 34 anni di media. ha risposto il designatore - Farina ha 45 anni e due, come Valeri e Pinzani che stanno ben facendo in serie B, ne hanno 28. Si e` ringiovanito e velocizzato il processo per arrivare dalle categorie inferiori alla serie A. E` chiaro che tra i requisiti che un arbitro deve avere per dirigere in serie A ci deve essere anche maturita` adeguata`
A proposito di categorie inferiori, spesso chi svolge il ruolo dell`arbitro scappa per la volenza, le feroci contestazioni e anche il mancato sostegno economico: `Sicuramente i primi problemi, violenza e contestazioni, sono importanti e magari sottovalutati. Gussoni e l`A.I.A hanno gia` piu` volte evidenziato il problema. Giorni fa sono tornato a vedere una partita di calcio giovanile e sono rimasto colpito, in negativo, dal comportamento di certi genitori e questo fa riflettere sul movimento calcio a livello giovanile. Sul sostegno economico, e` chiaro che devono essere indennizzati, mi risulta che pero` la situazione non sia male`
Infine, pare che ultimamente la cosiddetta `solitudine` del portiere sia aumentata con il fatto che risulta essere il piu` punito dalle regole e dagli arbitri: `Uno dei protagonisti di falli e` il portiere. A me e` capitato durante una partita di Coppa Uefa di espellere il portiere, era Barthez. Certo, questo` ha peggiorato lo spettacolo. Le regole oggi sono queste, si cerca di cambiarle, ma non sempre e` facile`
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