25.10.07

ECCO LA VOGLIA FEROCE

La si cercava ed è arrivata. La squadra la voleva fortemente e la conquistata: la vittoria. Contro lo Shakhtar Donestk il Milan ritrova i 3 punti in Champions e ritrova la testa del girone. Doppiette per Gila e Seedorf.

90 minuti divertenti. A San Siro è andata in scena Milan-Shakhtar Donetsk per il piacere dei sostenitori rossoneri presenti allo stadio. La squadra di Carlo Ancelotti voleva fortemente conquistare i 3 punti, voleva tornare alla vittoria...e ci è riuscita. Sono state tante le palle-gol create a turno dai protagonisti di questa sera; non tutte sono state realizzate, ma la percentuale si alza grazie alle due doppiette: quelle di Alberto Gilardino, nel primo tempo, e Clarence Seedorf, nella ripresa.

Carlo Ancelotti schiera Oddo, Nesta, Kaladze e Favalli in difesa (con l'esterno sinistro che sostiuisce Jankulovski per infortunio); il centrocampo classico, con Gattuso, Pirlo e Ambrosini; sempre il tecnico decide di schierare dal primo minuto Gilardino, in attacco, con alle spalle Seedorf e Kakà. Si, proprio il brasiliano, in dubbio fino alla vigilia, riesce a scendere in campo, dimenticandosi del dolore al ginocchio.
Dal canto suo Mircea Lucescu, con la difesa a 4, opta per le due punte, con Lucarelli e Brandao. A centrocampo i suoi brasiliani e Lewandowski come perno centrale.

La prima parte di gara è entusiasmante. Nel primo quarto d'ora, infatti, il Milan trova già il doppio vantaggio. Al 6', sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo, Gilardino stacca di testa, anticipando il suo marcatore, attaccato come una cozza. Il rossonero, però, riesce a spuntarla e metterla sul secondo palo, con Pyatov immobile. Passano pochi...secondi ed ecco il raddoppio. Al 14', dopo un'azione in cui Kakà ha sfiorato in contropiede il gol e ancora da un'azione nata dalla bandierina, Seedorf crossa per il numero 11 che, ancora con lo stesso ucraino precedente francobollato su di lui, lo anticipa mettendoci ancora la testa e indirizzando la palla nel 'sette'. Pyatov ancora immobile, fermo a guardare il pallone. Da questo momento in poi sono arrivate ancora diverse azioni, anche se nel quarto d'ora finale è stato lasciato spazio agli avversari. In questa parte finale di tempo è arrivato qualche pericolo, ma sempre ben controllato, soprattutto dall'estremo difensore: Kalac. Il portierone australiano si è disimpegnato bene, molto bene, nell'arco dell'intera gara, bloccando palloni importanti.

La ripresa si apre, di fatto, con il gol che accorcia le distanze per gli ucraini. Dopo 6 minuti, infatti, Lucarelli mette il suo sigillo personale e segna il 2-1. La squadra rossonera, però, si riprende immediatamente e ricomincia a macinare gioco, a creare azioni pericolose.
Tra i giocatori che più desiderano andare in rete c'è il brasiliano Kakà. Ricky continua a cercare la via del gol, ma spesso e volentieri è il portiere avversario a bloccare in gola l'urlo della gioia. Uno di questi momenti è quello che più resterà nella mente del numero 22: dopo una lunga corsa (50 metri palla al piede), il suo tiro si stampa nella parte interna, che più interna non si può, del palo ed esce. Ma è proprio da questa incredibile azione che nasce il terzo gol. Pirlo dalla bandierina spedisce in area, nessuno raccoglie in mezzo, ma lo fa Seedorf, da posizione defilata. Il suo controllo ricorda molto quello effetuato contro il Manchester l'anno scorso. Dopo lo stop...la rete, in diagonale, con la palla che si infila nell'angolo più lontano.
Di li a poco ancora l'olandese protagonista, ancora in seguito ad un tiro dalla bandierina, ancora di Pirlo. Il tiro del centrocampista viene respinto da Pyatov fuori dall'area. Oltre il limite dell'area stessa c'è ancora Seedorf che, senza controllare, calcia al volo, trovando una parabola splendida che supera tutti e si infila per il 4-1. E' un tripudio.

Adesso si torna a guardare al campionato e strizzare l'occhio alla vittoria nel torneo nazionale. Ci vuole e la squadra arriva con la fiducia giusta.fonte:acmilan.com


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Partita divertente. Kakà ha fatto quello che voleva, anche perché la difesa dello Shaktar faceva davvero pena. ;)