26.1.07

Blackout in ospedale – Federica è morta


La sedicenne calabrese era finita in coma ed era in Rianimazione, per le conseguenze di un'interruzione dell'elettricità in sala operatoria mentre era sottoposta ad un intervento di appendicectomia
Federica Monteleone - La sala operatoria del blackout COSENZA – Federica Monteleone non ce l’ha fatta. Ancora non c'è la dichiarazione ufficiale di morte ma l'encefalogramma è piatto e secondo i medici per la ragazza – sedicenne - ormai non c'è più niente da fare.
È stato il padre, tra pianti ed urla di disperazione, a comunicare stamani la notizia al suo avvocato dopo avere parlato con i medici del reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza dove era ricoverata: «Sono sorte complicazioni, Federica non ce l’ha fatta».
Entrata in coma venerdì scorso dopo un black out verificatosi nella sala operatoria dell’ospedale di Vibo Valentia dove la stavano sottoponendo ad appendicectomia, Federica non si è più risvegliata. Trasferita nell’ospedale di Cosenza, le sue condizioni sono apparse subito gravissime ed il suo cervello lesionato dall’assenza di ossigeno.
Ieri i medici hanno avviato la riduzione dei farmaci utilizzati per indurre il coma, ma stamani, quando le hanno fatto l’encefalogramma è risultato piatto. Un segno inequivocabile di morte cerebrale. La legge, tuttavia, in questi casi impone una certa procedura, alla quale i medici cosentini si stanno scrupolosamente attenendo.
«Non c'è una dichiarazione formale di morte – ha spiegato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Cesare Pelaia – perché in casi del genere i medici si riservano alcune ore, sei, durante le quali la ragazza sarà sottoposta ad un costante monitoraggio. Allo scadere del termine sarà fatto un nuovo elettroencefalogramma e se le cose saranno confermate, interverrà la dichiarazione formale di morte, con tutto quello che ne potrebbe conseguire, in vari ambiti».
Si è parlato di espianto degli organi ma il legale della famiglia, Enzo Cantafio, ha dichiarato: «non so se i genitori hanno autorizzato l’espianto, ma credo che ci sia un problema. C'è un'indagine in corso per accertare eventuali responsabilità sull'entrata in coma di Federica e gli organi potrebbero essere importanti per l’accertamento della verità». I compagni di classe di Federica hanno appreso la notizia che la loro compagna non ce l’ha fatta direttamente nell’ospedale di Cosenza e si sono lasciati andare a scene di disperazione con pianti ed urla fuori dal reparto di rianimazione.
Stamani avevano noleggiato un pullman per andare a trovare la loro amica. Avevano anche portato striscioni e alcuni regalini da lasciare in ospedale, ma quando sono arrivati, invece, hanno saputo la drammatica notizia, lasciandosi andare a scene di disperazione.


26/1/2007

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