1.1.07

Prodi: giusto richiamo alla coesione. Il Polo lo rigetta


«Di fronte a noi c'è un vero anno di speranza», dice il primo dell'anno il presidente del Consiglio Romano Prodi -che in questi giorni sta trascorrendo alcuni giorni di relax a Passo Campolongo, sulle Dolomiti- mentre si recava con la moglie Flavia sulle piste da sci. «Abbiamo sentito il messaggio del presidente della Repubblica che descrive bene la situazione - continua Prodi -. L'Italia è un paese con grandi potenzialità che ha bisogno di rimettere in gioco i giovani, le donne e il Mezzogiorno, e facendo questo ritorniamo tra i grandi Paesi d'Europa». «In questi giorni - ha proseguito il presidente del Consiglio - c'è stato tanto allarme che saremo superati da altri. Questo è l'anno in cui dobbiamo rovesciare queste aspettative. Mi richiamo ancora al bellissimo messaggio del capo dello Stato di ieri sera: abbiamo bisogno di una contesa politica regolata non rissosa ma costruttiva, con naturalmente le diversità e i programmi alternativi che esistono nelle democrazie moderne, proprio perchè su alcuni grandi temi è in gioco l'interesse nazionale». Dunque anche Prodi si augura un clima più sereno e costruttivo tra i due schieramenti politici. Napolitano si augura più dialogo e la capacità di trovare soluzioni condivise sui meccanismi elettorali così come su temi che riguardano scienza e vita. E Prodi più genericamente si ritiene d'accordo su richiamo a una politica di coesione. Ma non entra nel merito dei temi. E anche gli altri leader del centrosinistra a proposito di questo richiamo a intese larghe, si dimostrano cauti.

Secondo il segretario della Quercia Piero Fassino il primo discorso del nuovo capo dello Stato Napolitano è più che altro un «invito a guardare con fiducia nel futuro». Il leader della Margherita, Francesco Rutelli, sottolinea: «Siamo disponibili a raccogliere l'invito al dialogo», ma senza confusione di ruoli tra maggioranza e opposizione.

Un diretto riferimento ai temi sociali toccati dal Capo dello Stato viene anche dal capogruppo di Rifondazione Comunista al Senato Giovanni Russo Spena: «Più coesione e più equità, ha espresso un programma di largo respiro». Positivo l'appello alla partecipazione alla politica e anche il riferimento ai temi etici e della famiglia per il ministro della Giustizia e leader Udeur, Clemente Mastella. Su dialogo e riforme, anche in vista di una nuova legge elettorale, prendono posizione le altre forze dell'Unione, dai Verdi con Pecoraro Scanio allo Sdi di Boselli, a Di Pietro, ma «forti perplessità» rispetto a riforme fatte sulla base delle larghe intese vengono dal segretario Pdci, Oliviero Diliberto.

Quanto all'opposizione non risponde positivamente all'invito del presidente Napolitano. Anzi, il capogruppo di An Matteoli dice che un dialogo sulle riforme sarà possibile solo con un governo diverso da quello attuale, un governo "di transizione". l'Unità.it


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