8.3.07

Lampo di Kakà, Milan ai quarti

AP

Ci sono voluto anche i supplementari ma alla fine il Milan ce l'ha fatta: dopo lo 0-0 di Glasgow nell'andata degli ottavi, nel ritorno i rossoneri battono 1-0 il Celtic a San Siro con un gol di Kakà e si qualificano ai quarti di finale di Champions League.

Succeso meritato per la formazione di Carlo Ancelotti che, pur non brillando, sia all'andata che al ritorno, hanno mostrato di essere formazione tecnicamente e tatticamente di un'altra categoria rispetto ai pur organizzati scozzesi.

Così, alla fine il fatto che le due formazioni siano andate ai supplementari è forse dovuto più ad un approccio sin troppo cauto dei padroni di casa che non alla reale forza degli ospiti, tanto che quando il Diavolo ha schiacciato sull'acceleratore ha creato diverse occasioni. Di sicuro, però, per andare avanti nella formazione ci vorrà un Milan con una marcia - e forse un attaccante - in più.

La partita. Ancelotti schiera il 4-4-1-1 previsto alla vigilia per coprire le fasce e lascia Kakà libero di muoversi dietro a Inzaghi unica punta mentre Strachan si affida al solito 4-4-2 con Jarosik al fianco della torre Vennegor Of Hesselink.

Il primo tempo è in realtà una partita più di scacchi che di calcio: formazioni contratte che tendono più a non prendere gol che a farlo e ben poche occasioni da registrare. In particolare, il taccuino riporta un dubbio tocco di Maldini in area su cross di McManus, un tentativo di Kakà su cui è vigile Boruc e una traversa di Ambrosini sul finire della frazione vanificata però da un'errata segnalazione di fuorigioco.

La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo, con il gioco che ristagna soprattutto a centrocampo e così dopo un quarto d'ora i due tecnici iniziano a pescare in panchina per smuovere le acque. Ad aprire le danze è il Celtic, con Gravesen che prende il posto di Jarosik mente Ancelotti aspetta addirittura il 74° per cambiare qualcosa ma inserisce comunque Gilardino per Inzaghi, mantenendo dunque il 4-4-1-1, immutato quattro minuti più tardi con la novità Brocchi per Gattuso.

A cercare di fare qualcosa in più nel finale è però soprattutto il Milan, che con Maldini uomo in più in avanti, negli ultimi dieci minuti crea più occasioni che nei precedenti ottanta: prima il capitano rossonero si veder ribattere un colpo di testa ravvicinato da Boruc e non trova la palla sulla respinta, poi Seedorf vede il portiere polacco volare per deviare una sua punizione oltre la traversa e poi è proprio la traversa a fermare il destro a girare di Kakà dal limite.

La sfida va così ai supplementari che si aprono con il gol che decide la partita. Il Celtic si riversa ingenuamente in attacco con metà campo pressoché sguarnita: Ambrosini recupera palla davanti alla difesa e serve Kakà, che fugge per cinquanta metri, evita McManus e batte Boruc in uscita facendogli passare la palla tra le gambe.

Il Celtic prova allora a premere e Strachan inserisce pure Beattie per Sno riportando Gravesen a metà campo ma i biancoverdi iniziano ad accusare la stanchezza e il Milan sfiora addirittura il raddoppio con un tiro da fuori di Pirlo deviato in angolo da Boruc.

A inizio del secondo tempo supplementare Strachan si gioca anche l'ultima carta: fuori Nakamura e dentro Miller a fare la terza punta ma il Milan si chiude senza troppi affanni e, dopo l'ultimo cambio con Simic per Oddo a tre minuti dalla fine, può festeggiare senza ulteriori patemi la qualificazione ai quarti, unica formazione dell'anno scorso ad aver bissato tale traguardo. Contro chi se la vedrà, lo sapremo nel sorteggio di venerdì.

F.F. sports.it

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