18.10.07

FLOP PORTALE ITALIA

La home page del portale Italia.it
Vi ricordate del sito www.italia.it, il portale del turismo italiano?
Quello che dovrebbe servire a pubblicizzare, entro i patrii confini e all’estero, l’immagine dell’Italia. Quello presentato, in un inglese che definire maccheronico è un eufemismo, dal ministro Francesco Rutelli, che lo aveva inaugurato come una vetrina per dare ancora maggiore lustro alla nostra bella nazione?
Quello costato anni di programmazione, 45 miliardi di euro, centinaia di persone impiegate? Quello subissato di critiche per le spese, per problemi tecnici, per alcuni madornali errori e i contenuti piuttosto vecchiotti?

Ve lo ricordate? Bene, ora scordatevelo: potrebbe chiudere. Da un momento all’altro: “Quel sito o cambia oppure è meglio chiuderlo”. A pronunciare queste parole non è un cittadino qualsiasi, tanto meno il Grillo capopopolo ed esperto di rete. A parlare è proprio il ministro della Cultura, Francesco Rutelli. E non ha parlato in inglese stavolta. Anche lui si è reso conto dell’enorme spreco e ha rilasciato dichiarazioni nettissime: “Facciano qualcosa, altrimenti è meglio lasciar perdere”.
Lanciato nel marzo del ‘94 dall’allora ministro per l’Innovazione e la Tecnologia, Lucio Stanca, come la pagina web che avrebbe rivoluzionato l’immagine del Bel Paese rendendola fruibile a tutti coloro che vogliono visitarla, italia.it non ha mai cessato di incassare critiche. E stop parlamentari. L’ultimo a fine settembre quando all’audizione presso la X Commissione delle Attività Produttive, tenutasi alla Camera dei Deputati, Ciro Esposito, capo del Dipartimento Innovazione della Presidenza del Consiglio, ha comunicato che le nuove società che hanno vinto la gara per la gestione dei portali della PA, bandita dal CNIPA, (al posto della IBM che aveva un contratto fino al luglio scorso), hanno bisogno di almeno tre mesi di rodaggio operativo, per poi partire autonomamente i primi mesi del 2008. Saltando così l’appuntamento alla Bit del 2008 (la Borsa Internazionale del Turismo, dal 21 al 24 febbraio).
Nel frattempo, il mega sito è rimasto praticamente invisibile e inaccessibile ai navigatori: inchiodato al 2.539/mo posto nella classifica degli accessi dei web nazionali. In questo ultimo periodo, va detto, si anche è cercato di rilanciare il progetto, svecchiandolo, anche utilizzando mezzi come YouTube. Ma i risultati non sono stati soddisfacenti. La stessa Unionturismo aveva lanciato i suoi allarmi: “Siamo preoccupati per il contenuto fuorviante del portale: contiene errori madornali nelle informazioni sul Molise, sulle Marche, sulla Liguria e sull’Abruzzo. Il governo deve intervenire”.fonte panorama

Detto, fatto. Senza perdere tempo. Tempo che sta per scadere per italia.it.

Il VIDEO su YouTube della presentazione del sito da parte del ministro Rutelli:

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