23.10.07

Milan-Roma a rischio massimo: i rossoneri non ci stanno e protestano

Milan-Roma giudicata a massimo rischio. La società rossonera replica piccata alla decisione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha qualificato la partita Milan-Roma del 28 ottobre 2007 come gara a rischio 4.

"Per conseguenza, ha adottato le determinazioni di vietare la vendita cumulativa dei biglietti, di vietarne la cessione ad altri tifosi e di limitarne infine la vendita fino alle ore 19 di sabato 27 ottobre. Il conseguente provvedimento del Prefetto di Milano non si discosta in modo sostanziale dalle precedenti determinazioni, fatta salva la limitazione del divieto di cessione dei biglietti a terzi acquirenti non residenti in Lombardia. L’Ac Milan – si legge nel comunicato del club - pur condividendo in linea generale gli intenti di cosiddetta normalizzazione degli stadi, che ispirano l’operato dell’Osservatorio, ritiene opportuno pregiudizialmente far rilevare quanto segue:

1) l’adeguamento dello stadio Meazza di San Siro alle regole imposte dal Decreto Amato, realizzatosi tra l’altro attraverso l’installazione di 154 tornelli, il completamento della nuova cancellata esterna, l’organizzazione di un efficiente servizio di stewarding e vigilanza anche notturna e l’installazione di sistemi elettronici di controllo degli accessi e dei biglietti, ha avuto un costo di € 22.000.000;
2) da tempo i tifosi ospiti, in occasione delle partite casalinghe dell’AC Milan, sono sistemati in un settore di massima sicurezza.

Questi sforzi operativi e queste iniziative hanno fatto sì che lo stadio Meazza di San Siro e l’organizzazione della sicurezza siano state elevate a modello italiano di massima efficienza.
In questo quadro le misure decretate in vista della partita Milan-Roma non sembrano giustificate: non lo è certamente, tra le tre sopra sintetizzate, quella relativa alla limitazione della vendita dei biglietti alle ore 19 del sabato antecedente la partita. Essa infatti è tale da generare solo un danno alla società e ai tifosi che decidessero di assistere alla partita all’ultimo momento e non pare idonea a incrementare il livello di sicurezza, che costituisce l’obiettivo dell’attività dell’Osservatorio. Piuttosto, il provvedimento (che l’AC Milan si riserva di impugnare) costituisce seria limitazione della libertà d’impresa".

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