6.11.07

IN RICORDO DI BIAGI

Biagi, scontro Prodi-Bondi sull'editto bulgaro
"Era sdegnato". "No, polemica artefatta"" width="280">

Due ammiratrici di Biagi alla camera ardente

ROMA - Nel coro unanime di cordoglio per la morte di Enzo Biagi c'è spazio anche per una dura polemica tra Romano Prodi e Forza Italia. "Non ci siamo visti, ma ci siamo sentiti al telefono - ha ricordato il presidente del Consiglio - in lui dominava lo sdegno, l'arrabbiatura forte. E anche il senso che era venuta meno una delle libertà fondamentali del paese". Il riferimento del premier è ovviamente al cosiddetto "editto bulgaro" di Silvio Berlusconi che portò all'allontanamento del giornalista dalla Rai. "Mi disse esplicitamente - ha rivelato ancora Prodi - 'attenzione, che questo è un attentato alla libertà, dopo un cronista quante altre voci saranno eliminate?'".

Ma il sottolineare questo capitolo doloroso proprio nel giorno della morte non è piaciuto al coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi, che ha replicato duramente a Prodi: "Mai avrei pensato - ha commentato Bondi - che il presidente del Consiglio potesse suscitare una polemica artefatta e immotivata il giorno stesso della morte di Enzo Biagi".

Ma a ricordare la ferita dell'editto bulgaro, ovvero la dura presa di posizione di Silvio Berlusconi durante una visita a Sofia dell'aprile 2002 contro Biagi, Santoro e Luttazzi, colpevoli a suo avviso di essere stati faziosi durante le trasmissioni condotte nel corso della precedente campagna elettorale, sono stati oggi anche alcuni parlamentari dell'Unione, lamentando l'assenza del tema nei servizi andati in onda sulla Rai.

"Chiediamo al Presidente e ai consiglieri della Rai, famosi per la loro sensibilità - scrivono i deputati Lusetti, Cento e Ceccuzzi - di valutare guardando i tg di oggi, se rende onore alla memoria di un giornalista libero e coraggioso come Biagi, non aver messo in evidenza il famoso episodio che causò il suo allontanamento dal servizio pubblico". "Senza voler rinfocolare la polemica, in un giorno doloroso e triste come quello di oggi - concludono i tre parlamentari di centrosinistra - sentiamo dichiarazioni su quanto si paghi cara la libertà, ma nessuno fa esplicito riferimento al noto editto bulgaro.fonte la repubblica p.s:un grande del nostro secolo,un grande giornalista storico e scrittore colpito nella sua dignita dalla negazione della liberta di stampa e di opinione;colpito dalla perdita prematura di sua figlia anna.resterai nei nostri cuori enzo.

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1 commento:

Antonio Candeliere ha detto...

Gran giornalista e soprattutto grande uomo.