13.9.08

CON GLI OCCHI DEL TASSO


MILANELLO - Dopo Paolo Maldini, tocca a Mauro Tassotti fare il punto della situazione da Milanello. Il viceallenatore rossonero ha parlato ai microfoni di Milan Channel. Queste le sue dichiarazioni tra temi calcistici ed extracalcistici di forte attualità, come quello dei tifosi e della malattia che ha colpito Stefano Borgonovo, al quale il Milan continua a ribadire la propria sentita e vera solidarietà umana.

MILAN-BOLOGNA E DINTORNI
'Con il Bologna abbiamo fatto cose buone e meno buone. Nel nostro momento migliore, e mi riferisco ai primi 20' del secondo tempo, non siamo riusciti a concretizzare e poi abbiamo finito per pagare. Come ha detto anche il capitano (clicca qui), c'è stata un po' di sfortuna, però dobbiamo anche sistemare qualcosa'.

'Il modulo 4-2-3-1 l'avevamo provato in settimana però il tempo per sperimentare era stato poco, considerato che gli attaccanti li avevamo avuti a disposizione solo dal martedì pre-gara. Per assimilare bene un modulo servono mesi. Però io non penso che abbiamo perso la gara contro il Bologna per il modulo. Anzi. Nel primo tempo con quello classico aveavamo sofferto di più. Il 4-2-3-1 ci ha permesso di creare molto per buona parte della ripresa. Bisogna lavorarci, però questo schieramento è quello che ci consente di impiegare molti giocatori offensivi. Dobbiamo diventare più bravi ad interpretarlo quando la palla va all'avversario.
Sono convinto anche che dipenda anche dalla nostra forma fisica: se cresce la condizione, diventa più facile giocare all'attacco'.

TIFOSI-A GENOVA SENZA I SUPPORTER
'A Genova senza tifosi? Penso che sia triste privare i tifosi della possibilità di andare allo stadio ad assistire ad una partita. Ora però credo che sia l'unica cosa da fare. Aspettiamo che le acque si calmino. Poi si può ripensare a qualcosa che possa durare nel tempo. Questa mi sembra di più una soluzione temporanea. Non si può privare la gente di vedere le partite. Allo stadio si va per assistire ad uno spettacolo, ma si deve andare solo per questo. Per applaudire o per fischiare, se si vuole, se non si è contenti. Ma bisogna fermarsi lì'.

FORZA STEFANO!
'Sapevamo della malattia di Stefano e che non gradiva fosse pubblicizzata. Adesso è uscito allo scoperto con grande coraggio e ha fatto conoscere a tutti il suo stato. Credo che questo possa fare bene, perchè adesso chi non sapeva di questa malattia ne è a conoscenza e può aiutare la ricerca. Solo così si possono fare passi avanti. E' un male poco conosciuto ma aggressivo e magari la ricerca non va tanto veloce quanto per altre malattie più comuni. C'è già una Fondazione, c'è la partita che giocheremo a Firenze contro la Fiorentina. Poi però non bisognerà fermarsi ma continuare ad appoggiare la ricerca, a parlarne e a essere sensibili sul tema'.From A.C.Milan  


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