23.3.10

IL MIO VOTO NON E' IN VENDITA, NEANCHE SE L'ACQUIRENTE E' MONS. BAGNASCO.Puntuale, a pochi giorni dalle elezioni, l'appello di Bagnasco al voto: "La vita umana va difesa innanzitutto dal delitto incommensurabile" dell'aborto. E questa difesa è uno dei valori "non negoziabili" in base al quale i cattolici devono votare nelle prossime regionali. Un invito al voto, quindi, neanche tanto velato, per chi non condivide la legge sull'aborto e promette, ad intervalli regolari, di voler procedere alla sua modifica se non addirittura alla sua cancellazione. Lasciamo perdere per un attimo quello che questa legge ha voluto dire per le donne, e quello che per loro comporterebbe un suo stravolgimento. Il punto è: sulla base di cosa Bagnasco si inserisce in maniera tanto pesante nella vita politica italiana alla vigilia delle elezioni? "Quello che in altri Stati sarebbe considerato veleno, in Italia è pasto quotidiano", ha scritto Saviano due giorni fa nel suo pubblico appello "Per un voto onesto servirebbe l'Onu". Ecco, anche un simile appello, in altri Stati sarebbe secondo noi considerato veleno. Un tentativo di influenzare l'esito del voto attraverso un'appello alla religiosità dell'elettorato che, in quanto cattolico, è chiamato a votare per chi non condivide lo spirito della legge sull'aborto. Il che, in altri termini, equivale ad un invito a non votare per l'opposizione o, meglio ancora, ad un invito a votare per la maggioranza. "Dovrebbe essere normale sapere, in questo Paese, che votare non è inutile, che il voto non si regala per 50 euro, per un corso di formazione o per delle bollette pagate." Certo, dovrebbe essere normale. Così come normale dovrebbe essere sapere che il voto non si regala in cambio di un assoluzione da confessionale nè si compra in cambio di minacce, più o meno velate, di discesa agli inferi. Non possiamo purtroppo opporci come cittadinii a questi comportamenti, che perdurano in Italia sin dai primi anni della Repubblica. Possiamo però denunciare il più possibile la loro "non normalità", provando a fare in modo che non passino sotto silenzio e che il silenzio faccia in modo di farli apparire come comportamenti legittimi. Il nostro voto non è in vendita. E questo, anche in questo caso, va ripertuto forte è chiaro. Condividendo questo appello il più possibile ed invitando i vostri amici a fare altrettanto.

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