20.12.06

Fiorello, sciopero della risata


ROMA - Oggi a Vivaradio2 c'è poco da ridere. Perché è la puntata della solidarietà e di un inconsueto "sciopero delle gag". Come annunciato nei giorni scorsi, Fiorello, Marco Baldini e compagnia hanno "incrociato le braccia" modificando completamente la natura del loro programma radiofonico. Niente gag, poche battute, niente satira né parodie dei personaggi celebri, ma "una puntata speciale - ha ripetuto spesso, in diretta, il conduttore - per allinearsi alla protesta dei giornalisti". Non è la prima volta che lo showman dedica spazio, nel corso della sua trasmissione, alle ragioni dei giornalisti italiani: nelle scorse settimane aveva già coinvolto telefonicamente, in diretta e a sorpresa, redattori di Repubblica e del Corriere della sera, affinché spiegassero i termini della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro. Ieri, aveva di nuovo affrontato l'argomento con Bruno Vespa, ospite del programma. Oggi, il gesto più eclatante: lo sciopero della risata.

Molta musica, quasi nessuna battuta. Così la puntata di oggi di Vivaradio2, con Fiorello che, fra una serie di brani e l'altra, si è rivolto direttamente a editori e giornalisti, invitandoli al dialogo: "Basta, parlatevi, dovete smetterla. Non ne possiamo più dei quotidiani senza firme, dei telegiornali in forma ridotta, dei giornali radio in forma ridotta, tutto in forma ridotta... Dateci un taglio, incontratevi!".

All'iniziativa va il plauso delle organizzazioni sindacali dei giornalisti. "Viva Fiorello! - dice il segretario generale della Federazione nazionale stampa italiana, Paolo Serventi Longhi - che ha compreso la gravità della vertenza contrattuale dei giornalisti molto meglio di alcuni conduttori di programmi giornalistici televisivi, come Bruno Vespa e altri". E sull'invito al dialogo lanciato dallo showman, "noi della Fnsi lo raccogliamo - aggiunge Serventi Longhi - e ripetiamo agli editori: sediamoci a un tavolo, fermiamo il conflitto, confrontiamoci sulle cose concrete. Se ciò accadrà, non sarà un successo dell'uno o dell'altro, ma dei cittadini italiani che, come Fiorello, vogliono che sia garantita tutti i giorni un'informazione di qualità".

Un "Grazie Fiorello" anche dall'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, che in una nota sottolinea: "Fa grande piacere constatare che un grande uomo di spettacolo riesce a mettere insieme humor, intelligenza e passione civile e a offrire il tutto al pubblico come spunto di riflessione. Lo sciopero delle gag di oggi dice che la strada di sensibilizzazione scelta dalla Fnsi e dall'Usigrai è quella giusta". "Il Paese - continua la nota - sta realizzando quanto pesi la mancanza di un'informazione data in modo completo, con le firme di chi racconta un fatto e con i tempi e gli appuntamenti abituali di ogni singola pagina giornalistica".


FONTE19/12/2006 - 15:30
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