12.1.07

Prodi: ''Per il Sud 100 mld, acceleriamo sulle riforme''

Roma, 12 gen . (Adnkronos/Ign) - Il vertice di governo di Caserta , dal quale l'esecutivo e la maggioranza escono ''più coesi e forti'', si è chiuso con lo stanziamento di oltre 100 miliardi di euro per il Mezzogiorno e l'accelerazione sulle riforme. E' quanto è emerso dalla conferenza stampa finale del presidente del Consiglio, Romano Prodi. ''Nel corso del Cdm - ha detto il premier - è stato presentato un quadro strategico nazionale per il 2007-2013 con i progetti di allocazione dei fondi comunitari e del fondo aree sottoutilizzate, un documento di importanza fondamentale perché in 7 anni per il Mezzogiorno vengono stanziati più di 100 miliardi di euro''. Quanto alle riforme, ha messo in chiaro Prodi, ''ho letto di una frenata. Non c'è stata alcuna frenata, anzi abbiamo concordato all'unanimità un'accelerazione forte''. Il punto di condivisione raggiunto è ''l'agenda di Caserta '' che, spiega il premier, ''è un documento guida''. Un documento approvato all'unanimità con cui si va ''verso riforme condivise da tutti i partiti. Per questo nella parte di ieri del seminario c'erano anche i segretari''. L'agenda andrà discussa ''con le parti sociali e lo si farà non punto per punto'' dice il capo dell'esecutivo, ma con ''un discorso organico di una riforma seria dello stato sociale''. Il premier porta un esempio, quello dell'abolizione dello scalone. ''Noi parliamo molto dello scalone, ma dobbiamo pensare anche a quale differenza c'è con i giovani che iniziano a lavorare ora'' e ribadisce che il discorso va affrontato non in modo separato ma tenendo insieme l'intera struttura dello stato sociale.

Il Professore spiega che ''è sbagliato parlare solo delle pensioni'', sbagliato perché, chiarisce, ''le riforme vanno fatte in modo organico'', e nega che la 'frenata' sulle pensioni nasca da malumori interni al governo e alla maggioranza. Non c'è ''nessun malumore - rimarca -. Non abbiamo affrontato lo specifico tema delle pensioni. Il fatto che l'abbiamo messo all'interno della riorganizzazione dello stato sociale è perché o ricomponiamo tutto partendo dagli ammortizzatori sociali oppure non si riesce a mettere mano alle pensioni''.

Quello che invece è emerso dal vertice ''e che è la mia vera preoccupazione non è l'anno in più o l'anno in meno di pensionamento, ma che se continuiamo così ai giovani non riusciremo a dare neppure uno schema pensionistico appena decente. Questo è il primo problema''. Poi c'è, per Prodi, un secondo problema che marcia insieme al primo: il fatto che 1 mln e 400 mila pensionati siano sotto la soglia dei 400 euro al mese.

A chi gli chiede poi se governo e maggioranza abbiano deciso di istituire una 'cabina di regia' sulle liberalizzazioni, rilanciata oggi dal vicepremier Francesco Rutelli, il presidente del Consiglio spiega che ''quando ci sono più soggetti si fa la cabina di regia, ed è un termine che si può usare nel linguaggio familiare ma non in quello giuridico, perché all'interno del governo l'attività la fa il governo appunto, e in particolare il presidente del Consiglio. Sulle liberalizzazioni è chiaro che io mi assumo le responsabilità. Sto esaminando con interesse, interagendo attivamente con tutti, guardando i fili della 'lenzuolata' di Bersani e delle altre proposte che stanno arrivando. Io sto esaminando tutte queste proposte non per fare una cabina di regia ma per fare la sintesi della politica di governo. Poi possiamo benissimo chiamarla anche cabina di regia come linguaggio familiare... ''.

Le liberalizzazioni che il governo sta mettendo in campo, sottolinea il Professore, hanno l'obiettivo di ''rendere l'economia più concorrenziale, snella e dinamica''. Le proposte preparate da Bersani e dagli altri ministri vanno in questa direzione e ''saranno di straordinaria importanza per il consumatore''. Quanto alla riforma elettorale, ''come sapete, io sono per una legge elettorale che garantisca la governabilità al Paese e non sia soltanto una fotografia della realtà politica''. Ieri sera, prima della cena con i ministri e i segretari di partito, il responsabile dei Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, ha fatto il punto sul giro di consultazioni di questi giorni tra i poli. Fonti ministeriali riferiscono che la maggiore convergenza da parte degli schieramenti politici è arrivata sul modello elettorale regionale. ''Abbiamo detto che il 2007 sarà l'anno della crescita - ha aggiunto il capo del governo -. Tutte le decisioni prese sono per aumentare questa crescita''. E avverte: ''La grande sfida di questi giorni è se l'Italia riprenderà a essere tra i Paesi dinamici o continuerà ad essere tra i Paesi pigri dell'Ue''. ''Io non mi illudo di avere il plauso della gente nei momenti di cambiamento e delle decisioni coraggiose - ha aggiunto Prodi -. Ma sono sicuro che lo avrò in seguito. Io ritengo che ci vorranno ancora dei mesi affinché i frutti della nostra politica vengano fuori''. E conclude: ''Sono convinto che in futuro l'opinione pubblica capirà e comprenderà quello che si sta facendo''.

(Adnkronos)

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