8.1.07

Strage Erba, i coniugi Romano in caserma

Como, 8 gen . (Adnkronos/ign) - Vengono ascoltati dagli inquirenti i coniugi Romano, Olindo e Angela Rosa Bazzi, vicini di casa di Raffaella Castagna, una delle vittime della strage di Erba . Nell'abitazione di via Diaz, lo scorso 11 dicembre, sono stati uccisi oltre alla donna, il figlio Youssef di 2 anni, la nonna del bambino, Paola Galli e una vicina di casa, Valeria Cherubini.

I due vicini di casa della famiglia Marzouk-Castagna sono stati prelevati nel primo pomeriggio dai carabinieri e portati in caserma ad Erba per essere interrogati.

Secondo quanto si apprende nei confronti della donna non vi sarebbero, al momento, provvedimenti di alcun tipo. Il marito, invece, era stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Como. L'interrogatorio dopo una mattina in cui è sembrato che il caso possa essere vicino alla soluzione.

''Occorre ancora una prova'' per incastrare l'autore della strage, una prova che sarà fornita ''forse domani'' dagli esperti della scientifica, avevano fatto trapelare gli inquirenti che indagano sulla strage, dopo il nuovo vertice in procura tra il pool di magistrati coordinati dal procuratore capo di Como, Alessandro Lodolini e i carabinieri per fare il punto sugli elementi finora raccolti. Non si aggiungono nomi, per ora, alla lista di persone iscritte dalla procura di Como nel registro degli indagati. I sospettati -oltre a Olindo Romano - sono una persona vicina alla famiglia di Azouz Marzouk marito della vittima e padre del piccolo Youssef, ex indiziato del delitto e un conoscente di quest'ultimo .

''Ora tocca ai pubblici ministeri. Noi quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto'', dice intanto il comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano che intervistato dall'ADNKRONOS non si lascia andare a indizi utili per identificare l'autore del massacro di Erba. Nell'abitazione di via Diaz, nel centro cittadino, lo scorso 11 dicembre hanno perso la vita Raffaella Castagna, il figlio Youssef di due anni, la nonna del bambino, Paola Galli e una vicina di casa, Valeria Cherubini. E' rimasto, invece, gravemente ferito il marito di quest'ultima, Mario Frigerio, unico testimone del quadruplice omicidio. A dare una svolta alle indagini sarà probabilmente il test del dna trovato all'interno dell'abitazione, il cui responso è atteso nelle prossime ore. Il confronto con quello di uno dei tre indiziati potrebbe presto dare un volto a chi, quella sera, ha ucciso tre donne e un bambino. Un'analisi che ''porterebbe -spiega Garofano- all'individuazione certa del colpevole, consentendo di concentrare le indagini su un solo nome''.

A complicare, però, il giallo è anche una macchia di sangue di donna trovata all'interno dell'appartamento. Sangue che, secondo indiscrezioni, non apparterrebbe a nessuna delle vittime. A rivelarlo è il quotidiano 'La Provincia' di Como.

(Adnkronos)

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