Il campione inglese: "Il Milan era l'unica squadra che mi piaceva. Ieri sera a Los Angeles, in un ristorante italiano, tutti i camerieri erano interisti: volevano farmi pagare un conto salatissimo"
David Beckha, 33 anni, al Milan da gennaio. Ap
David Beckha, 33 anni, al Milan da gennaio. Ap
LOS ANGELES, 26 ottobre 2008 - David Beckham finalmente parla. A pochi passi, i figli Romeo e Cruz, con la maglietta del Manchester United, riempiono di calci un pallone.
Beckham oggi giocherà l’ultima partita con i Galaxy?
"Non sarà l’ultima. Non cambio idea sul calcio americano. Anche se il calendario Mls, con questa lunga pausa invernale, non va bene".
Così va in prestito al Milan.
"Ho fatto contattare io la società, perché è l’unica squadra che mi piaceva: sono stato al Manchester United e al Real Madrid, mi mancava il Milan, appunto. E poi loro hanno dimostrato interesse nel prendermi. Ehi, andrò a giocare con Kakà, Ronaldinho, Seedorf e con uno dei calciatori che più ammiro nel mondo: Maldini. E in un Paese dove c’è grande passione per il calcio. Potrei raccontarle un aneddoto che mi è accaduto qui a Los Angeles ieri sera".
Dica.
"Ero in un ristorante italiano, tutti i camerieri erano interisti: volevano farmi pagare un conto salatissimo".
Ancelotti le troverà un posto?
"Non mi aspetto di giocare e per il momento non ho avuto contatti personali con nessuno. Lo farò nelle prossime due settimane".
Si sente all’altezza della serie A?
"Non ci ho mai giocato, ma credo che non sfigurerei. Se hai i piedi buoni ce la fai ovunque"
Potrebbe restare al Milan più a lungo?
"Sono un giocatore dei Galaxy e sono contento della mia esperienza americana, un po’ meno di come è andata la mia squadra. Però stiamo già lavorando per migliorarci".
Adesso che farà?
"Mi riposerò per qualche settimana e poi sarò prontissimo per arrivare a Milano".
milancalcio
beckham
Turbo Tagger
Nessun commento:
Posta un commento