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25.9.08

Beppe Grillo: il caso Saras? Nel 2007 Moratti farfugliò querele contro di me, di cui non ho avuto notizia


Giovedí 25.09.2008 16:27
Il caso Saras? Beppe Grillo lo sottolinea con la sua personalissima matita rossa. "Che Saras Saras", è il titolo del suo blog. Poi parte all'attacco precisando un paio di cose...
Ecco la sua arringa


Caso Saras/ Massimo Moratti: "Solo calunnie". La società non ci sta: "Il nostro operato è stato trasparente"
Scrivevo di emmemmme Massimo Moratti nel blog il 23 aprile 2007, diciassette mesi fa: “Ogni tanto il fratello maggiore Gianmarco gli chiede di mettere una firma sui collocamenti. La gente si fida di lui, del suo aspetto da Bugs Bunny buono. E così è stato anche per il debutto di Saras in Borsa. I Moratti hanno incassato 1,7 miliardi di euro, ne avevano bisogno per rinforzare la squadra. Il titolo fu quotato a 6 euro in un momento di crollo del settore energetico. Chi lo comprò perse il 12% in un solo giorno. Riassunto: qualcuno decide che il prezzo di 6 euro è giusto, i risparmiatori ci credono, comprano, perdono. I Moratti e le banche ci guadagnano e la procura indaga. La Consob dov’era? Cardia illuminaci.”
Emmeemme farfugliò di querele contro di me di cui non ho avuto notizia. Quelle che ho comunque mi bastano. Diciassette mesi dopo il post “Senza rubare”, il 23 settembre 2008, il consulente tecnico della Procura di Milano ha descritto l’operazione Saras in 400 pagine. Il consulente, come riportato da Repubblica: “ha ipotizzato che l’incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni di euro”. In sostanza le azioni sono state quotate a un prezzo molto superiore al loro valore. I Moratti e le banche hanno incassato. Chi ha comprato ha perso 770 milioni di euro. Le banche hanno offerto un aiuto prezioso per la collocazione dei titoli. Le email sequestrate dalla magistratura:


Beppe Grillo
- “E’ vitale che davanti al prezzo ci sia un 6”, Federico Imbert, Jp Morgan
- “Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi i fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, così quella parte non la vedremo per lungo tempo” Emilio Saracco, Jp Morgan
- “Parlato a lungo con Miccichè di Intesa. E’ contento del lavoro fatto insieme su Saras e Intercos. E’ personalmente a disposizione per stimolare forza vendita specialmente su Saras. Chiede di informarlo se vediamo problemi o sgranature. Tiene ovviamente molto al successo data l’esposizione sua e di Passera con i Moratti. E’ stato da lui Galeazzo Pecori Girali di Morgan Stanley consigliando di non esagerare sul prezzo. Lui crede che lo faccia per invidia nei nostri confronti” Federico Imbert, Jp Morgan.

Che Saràs, Saràs …:
- Moratti, incasso 1,6 miliardi di euro
- Jp Morgan, incasso 26,7 milioni di euro
- Banca Caboto, incasso 18 milioni di euro
- Morgan Stanley, incasso 20,9 milioni di euro
- Azionisti, perdita 770 milioni di euro.by affari italiani    

Turbo Tagger 

20.3.07

Adriano se la prende col cestista E Moratti litiga col tifoso al bar

Il n.1 dell'Inter a un tifoso al bar che gli consiglia di restituire
"lo scudetto di cartone" e rincara: "Mi faccia anche intercettare"

Adriano se la prende col cestista
E Moratti litiga col tifoso al bar
MILANO - La squadra veleggia col vento in poppa verso lo scudetto ma pare non ci sia proprio modo di frenare l'esuberanza, diciamo così, di parte dell'equipaggio fuori da campo. Le ultime segnalazioni vedono di nuovo al centro Adriano - per una litigata al night club con un cestista della pallacanestro Varese - e, quasi a sorpresa, il presidente Moratti che ha affrontato a muso duro un tifoso che gli "consigliava" di togliersi lo scudetto "di cartone".

Adriano, ancora lui. Andare in discoteca gli è sempre piaciuto. Punto. E così, al rientro dalla trasferta di Ascoli, anche ieri sera l'attaccante brasiliano dell'Inter ha passato la notte all'Hollywood dove è stato protagonista di un vivace battibecco iniziato nel privè della discoteca milanese e poi proseguito all'esterno del locale. L'episodio sarebbe avvenuto tra le 3.30 e le 4, e ha visto Adriano scontrarsi con Rolando Howell, 206 centimetri di altezza per circa 105 chili di peso, centro americano della Pallacanestro Varese. Il diverbio, nato all'interno della discoteca, dove era presente anche Ronaldo, è poi proseguito fuori dal noto locale milanese con i due litiganti che a più riprese sono stati separati da altre persone che li accompagnavano. Non è la prima volta che Adriano passa serate movimentate in discoteca e proprio gli eccessivi festeggiamenti a febbraio per il suo 25/o compleanno gli hanno procurato più di una critica da parte della sua società; senza contare che dopo quei festeggiamenti è stato tenuto ripetutamente in panchina (90 minuti a Valencia) perché "non in condizione".

E Moratti perse le staffe. Stava per rispondere alle domande dei giornalisti che lo aspettavano fuori dal suo ufficio ma poi, dal bar vicino, ha sentito qualcosa che proprio non gli è piaciuto. Il patron nerazzurro Massimo Moratti ha abbandonato taccuini e microfoni per andare a rispondere un signore seduto a un tavolino del locale che, tra insulti e accuse varie, aveva definito "uno scudetto di cartone" quello che l'Inter ha vinto lo scorso anno a tavolino. "Si tolga lo scudetto di cartone, se lo tolga", gli ha urlato l'uomo, circa 40 anni in giacca e cravatta. "Mi vuole picchiare?", ha poi detto quando ha visto Moratti avvicinarsi a lui. "No, le dico solo che non è educato quello che sta facendo", è stata la risposta di Moratti. "Io sono scostumatissimo, faccio il gesto dell'ombrello e mando a fare in c... Ronaldo...", ha ribattuto l'uomo, con chiaro riferimento al comportamento del presidente nerazzurro durante il derby. L'intervento del proprietario del bar non è servito a calmare l'uomo che ha replicato che "ognuno si deve contenere nelle sedi opportune e poi io sono sul suolo pubblico". "Beh, allora faccia quello che le pare", ha risposto un Moratti sempre più scocciato, che all'ennesima provocazione ("Mi faccia anche intercettare"), ha definitivamente perso la calma: "Se lo metta in bocca il telefono", ha detto prima di andare a parlare con i giornalisti. Poco prima di questo episodio, Moratti era intervenuto alla trasmissione radiofonica 'La politica nel pallone', rispondendo proprio a chi considera falsato questo campionato vista l'assenza della Juventus e i punti di penalizzazione che avrebbero condizionato la stagione del Milan: "Non è uno scudetto inferiore e non ho nessuna nostalgia della Juventus. L'anno prossimo con i bianconeri in serie A, spero che il nostro campionato abbia lo stesso andamento della stagione in corso".

"Mancini con noi anche il prossimo anno". Sulla irrisolta questione del contratto con il tecnico di Jesi, Moratti ha dimostrato le solite certezze: "Credo proprio che siederà ancora sulla panchina dell'Inter il prossimo anno, ho sempre detto che non ci saranno problemi per l'accordo".REPUBBLICA

16.3.07

Oggi Mora davanti ai magistrati di Potenza

MILANO — Sembra appena cominciata, a Milano, la sfilata di vip, o aspiranti e presunti tali, destinati a essere interrogati per chiarire gli aspetti della costola milanese dell'inchiesta della Procura di Potenza che ha fatto tremare il mondo dello spettacolo e non solo, e portato agli arresti del fotografo Fabrizio Corona e di altre persone oltre al coinvolgimento dell'agente Lele Mora. Dopo l'interrogatorio come teste, nei giorni scorsi, della partecipante a «La pupa e il secchione» Amalia Roseti, ieri a testimoniare davanti al pm Frank Di Maio è stata la sua collega di trasmissione Nora Amile. Piuttosto spaesata, la modella marocchina si è presentata al quinto piano del Palazzo di giustizia di Milano ed è stata per circa un'ora davanti al magistrato e ai carabinieri del nucleo operativo. La ragazza ha risposto alle domande sull'autonomo filone d'indagine milanese scaturito dalla denuncia di un imprenditore, ripreso con Amalia Roseti davanti a una discoteca milanese da un fotografo dell'agenzia di Corona. All'uomo sarebbero stati chiesti 3 mila euro per far sparire dalla circolazione quegli scatti, e nel registro degli indagati compare proprio il nome dell'ex marito di Nina Moric e di un'altra persona. Le dichiarazioni di Nora Amile, però, potrebbero essere utilizzate anche in relazione ai nove episodi che, su ordine del gip potentino Alberto Iannuzzi, sono stati trasmessi nel capoluogo lombardo per competenza territoriale. Poche parole con i cronisti all'uscita dell'interrogatorio da parte di Nora, mentre attendeva l'ascensore: «Sono in ritardo, mi aspetta il parrucchiere». Milano si occuperà di 16 persone indagate (due per l'originario episodio milanese, e 14 posizioni trasmesse da Potenza) in relazione a due estorsioni, una tentata estorsione, un episodio di sfruttamento della prostituzione e cinque di spaccio di droga. Si tratta delle estorsioni messe a segno nei confronti dell'ex calciatore dell'Inter Francesco Coco, del suo collega milanista Alberto Gilardino, di quella tentata estorsione ai danni dell'imprenditore Gianluca Vacchi. C'è poi un episodio di presunto sfruttamento della prostituzione, avvenuto all'hotel Four Season di Milano, e di cinque episodi di spaccio di cocaina. Due di questi, avrebbero visto la cessione di coca alle soubrette Francesca Lodo, Belen Rodriguez e Fernanda Lessa da parte di due indagati: Pietro Tavallini e Ivan Olita. Non sono, invece, stati trasmessi i fascicoli relativi al tentativo di estorsione ai danni del calciatore dell'Inter Adriano e alla presunta estorsione ai danni della figlia dell'ex premier Silvio Berlusconi, Barbara, perchè sono attribuiti a indagati accusati anche di associazione a delinquere, di cui continua a occuparsi Potenza. Gli elementi raccolti dai magistrati milanesi serviranno anche a valutare una richiesta di rinnovazione della misura cautelare per gli indagati di loro competenza. Dal ricevimento degli atti, avvenuto nella serata di ieri, il gip ha a disposizione 20 giorni per decidere. E stamane l'agente delle star, Lele Mora, sarà interrogato a partire dalle ore 10.30, dal gip Iannuzzi, che ha deciso per lui il divieto di espatrio nell'ordinanza che, lunedì scorso, ha portato all'arresto di 12 persone nell'inchiesta su foto e ricatti ai vip. L’interrogatorio di Mora è molto importante per la prosecuzione dell'inchiesta. L’uomo è accusato di essere l'organizzatore e il capo, insieme al fotografo Fabrizio Corona, di un'associazione per delinquere finalizzata all'estorsione e allo sfruttamento della prostituzione. FONTE TEMPO