3.1.07

Polo Nord, maxi iceberg alla deriva

di Redazione

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New York - Un'isola di ghiaccio grande come una cittadina è alla deriva nelle acque del Polo Nord dopo essersi staccata da uno dei maggiori ghiacciai dell'Artico canadese. Il maxi-iceberg ha una superficie di cento chilometri quadrati: secondo gli scienziati l'effetto serra è sul banco degli imputati per il distacco dalla Ellesmere Island, circa 700 chilometri a sud del Polo. Spessa 37 metri, la massa di ghiaccio si è staccata sedici mesi fa, il 13 agosto 2005, ma solo oggi gli scienziati hanno diffuso i particolari dell'evento dopo aver collegato immagini da satellite con le registrazioni dei sismografi che hanno avvertito l'impatto con l'acqua a oltre 200 chilometri di distanza.

Ghiacci vecchi 3mila anni L'isola Ellesmere fa parte della calotta polare Ayles, uno dei sei maggiori ghiacciai dell'Artico canadese. Un evento del genere non ha precedenti in 30 anni nella regione: il nuovo isolotto contiene ghiaccio vecchi tremila anni e secondo gli esperti il suo distacco rappresenta la prova, tangibile e drammatica, che il riscaldamento del pianeta si sta accelerando. "È un evento straordinariamente inquietente", ha detto Warwick Vincent, un ricercatore della Laval University che studia le condizioni climatiche dell'Artico ed è da poco tornato da un sopraluogo nella regione. A suo parere "siamo arrivati a un guado in fatto di clima. Cambiamenti come questi sono il segnale che il cambiamento avviene sempre più in fretta".

Rischi per la navigazione Secondo Vincent, del resto, le condizioni della calotta polare sono sempre più fragili a causa dell'effetto serra: i ghiacci dell'Artico canadese sono del 90 per cento più piccoli rispetto a quando furono scoperti e misurati per la prima volta cento anni fa. Il nuovo isolotto alla deriva potrebbe rappresentare un pericolo per la navigazione e per l'industria estrattiva se in primavera continuerà a muoversi verso sud nel Mare di Beaufort. "Nei prossimi anni isole di ghiaccio come queste potrebbero spostarsi in rotte popolate", ha messo in guardia Laurie Weir del Canadian Ice Service.

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